Siamo tornati a viaggiare fuori dal Continente: le Isole Canarie la nostra meta. Non ci entusiasma l’idea di prendere voli per i nostri viaggi, abbiamo infatti quasi azzerato questo modo di viaggiare, ma quando si rende necessario, per andare in un altro Continente, ci attiviamo per compensare le emissioni di CO2 supportando progetti volti alla protezione dell’ambiente. Scegliere queste isole per esplorarne le catene montuose ed i vulcani in effetti è un po’ anomalo. Una delle mete più gettonate dai surfisti è la nostra destinazione per scoprire un ambiente opposto a quello visto in Svizzera. Fuerteventura con le sue montagne e vulcani è un luogo incredibilmente suggestivo.
Iniziamo a scoprirla da sud, nella zona del Parco Naturale di Jandia. Dal Mirador de Cofete risaliamo verso nord per raggiungere Degollada de Cofete. Volgendo lo sguardo ad ovest il contrasto tra il colore dell’oceano e la costa è notevole. Si cammina in ambienti in cui gli elementi della natura sprigionano tutta la loro forza.
Iniziamo a scoprirla da sud, nella zona del Parco Naturale di Jandia. Dal Mirador de Cofete risaliamo verso nord per raggiungere Degollada de Cofete.
Volgendo lo sguardo ad ovest il contrasto tra il colore dell’oceano e la costa è notevole. Si cammina in ambienti in cui gli elementi della natura sprigionano tutta la loro forza. Il punto panoramico più a nord è battuto da forti venti e le nubi che si addensano sul costone ci suggeriscono di scendere a valle e dirigerci più a nord.
Ci spostiamo verso la zona più centrale dell’isola, dalla Montaña Cardón, una montagna con terreno ripido e scolpito dall’erosione che si distingue per la sua forma e per la sua imponente altezza (una delle vette più alte dell'isola) nel caratteristico paesaggio pianeggiante di Fuerteventura, verso verso il Mirador astronomico de Sicasumbre. Lo scenario è suggestivo ed i colori del terreno richiamano alla mente paesaggi tipici di film di fantascienza su Marte. In generale, il paesaggio che ci mostra il Monumento Naturale del Monte Cardón ha pochi contrasti in termini di colori ma è di grande bellezza nelle sue forme geomorfologiche.
Ci concediamo una giornata di Kite Surf prima di esplorare uno dei posti più famosi dell’isola, l’Arco de Las Penitas. Il percorso per raggiungere l’arco che si trova in una delle sommità del Barranco de Las Penitas è impervio e non segnalato, la temperatura è molto alta e la fatica per raggiungere la sommità si fa sentire.
Dopo circa un’ora giungiamo finalmente all’arco: una vera opera d’arte naturale. Il vento e la sabbia hanno scolpito nei secoli la pietra. Questo arco di colore rosso arancio che contrasta con l’azzurro del cielo è un’immagine da ricordare.
Come da programma dedichiamo gli ultimi giorni alla zona nord dell’isola. La nostra meta è Caledron Hondo. Salire la vetta è un’esperienza unica, nella zona ci sono diversi altri vulcani generati circa 50.000 anni fa. Arrivati nella parte più alta del cratere, circa 280 metri di altezza, la vista sugli altri vulcani è impressionate. La camminata intorno alla bocca del vulcano dà l’opportunità di ammirare il paesaggio della parte nord dell’isola: El Cotillo, Majanicho, in lontananza Lanzarote. Le rocce fuse danno l’idea di quanta forza si sia sprigionata dalla terra durante le eruzioni che hanno creato queste strutture coniche che oggi offrono un paesaggio naturale senza eguali.